Alla scoperta delle tradizioni Sarde
Tutto ebbe inizio nel 1996 , quando il comune di Oliena organizzò per primo l'evento delle "Cortes Apertas".
Cortes apertas significa "cortili aperti", in quanto gli abitanti del paese aprono i loro cortili, le loro case, per mostrare la loro storia, i loro prodotti e le tradizioni.
Avendo raggiunto un discreto successo, l'anno seguente si creò il progetto "Cuore della Sardegna" dove venivano coinvolti nuovi paesi.
Nel 2001 alcuni comuni e la camera di commercio avviarono un circuito in cui venisse fornito ad altri paesi della Barbagia la possibilità di adesione.
Nacque così il nome "Autunno in Barbagia", una sorta di vetrina che promuove le eccellenze prodotte e le tradizioni artigiane, artistiche ed enogastronomiche del luogo. Le visite sempre più numerose di turisti e abitanti della stessa Sardegna portano un'occasione di consapevolezza di realtà esistenti e poco conosciute fino a quel momento.
L'esperienza diretta nel vedere la produzione di prodotti tipici locali come formaggi, pane ,vini e tanto altro e poterli assaggiare o osservare direttamente nella lavorazione con l'aggiunta di poter acquistare al momento è un'esperienza unica ed emozionante per chi la vive.
La Camera di Commercio e la sua azienda Speciale si occupano da sempre del coordinamento e gestione del circuito, mentre l'organizzazione di ogni evento è curata in maniera minuziosa dall'amministrazione comunale di ogni singolo Paese che aderisce all'evento.
Ad oggi i Centri da visitare sono 32 , visto che quest'anno si sono aggiunti altri quattro paesi quali Ortueri, Oniferi, Ottana e Orotelli.
L'evento è ripartito come ogni anno a Settembre è come primo paese ad aprire le Cortes 2017 è stato Bitti, centro più importante della Barbagia settentrionale, molto noto per il suo "Canto a Tenore " dove viene improvvisata la poesia e viene raccontata la vita di tutti i giorni del mondo agricolo, pastorale e artigianale.
La sua importanza è stata riconosciuta a livello internazionale con l 'inserimento da parte dell'UNESCO tra i " Masterpieces of the oral and intangible of Humanity" è perciò proclamato "Patrimonio intangibile dell'Umanità".
Poi sono andate a susseguirsi ogni week end tutte le altre Cortes nei diversi paesi che hanno aderito, fino ad arrivare alle più recenti manifestazioni che si sono svolte sabato 15 e domenica 16 ottobre, più esattamente nel piccolo centro di Lollove noto per essere davvero un piccolissimo centro e per la storia / leggenda della sua maledizione .
Fu proprio questa storia sulla maledizione ad ispirare Grazia Deledda , nota scrittrice sarda, per l' ambientazione di uno dei suoi più celebri romanzi: "La Madre".
Mentre l'altra Cortes Apertas denominata "Nuscos e Gustos" si è svolta sempre nello stesso week end nel noto paese di Orgosolo.
A quest'ultima ho partecipato insieme a mio marito e vi racconto ciò che ho avuto la fortuna di vedere e assaporare.
Inanzitutto dobbiamo sapere che il nome Orgosolo ha un suo significato ben preciso.
"Orgosa" infatti vuol dire teritorio umido e ricco di sorgenti, per quello i l suo territorio ha terreni molto fertili.
Molto famoso anche questo antichissimo paese per il suo canto a Tenore, patrimonio dell'umanità Unesco e famoso per i suoi meravigliosi Murales.
Uno spettacolo molto suggestivo, che ho vissuto in prima persona durante la mia partecipazione alla manifestazione di domenica scorsa. Sono rimasta molto colpita sin da subito dai Murales che ci accompagnavano durante il percorso di tornanti che abbiamo fatto in macchina prima di raggiungere l'entrata del paese.
Infatti tra la vasta vegetazione vi erano dei disegni nelle rocce davvero suggestivi come questo che vi mostro e che mi ha molto colpito:)
Una volta arrivati in paese siamo stati accolti da diverse ragazze e ragazzi, molto giovani che ci offrivano dei dolci tipici e assaggi di vini locali.
Abbiamo parcheggiato nello stadio comunale, pagando una piccola cifra (€ 5) , dove era stato adibito all'accoglimento delle macchine dei visitatori.
Il percorso per arrivare al centro della manifestazione era semplice e facile da capire in quanto l'organizzazione ne faceva da padrone, vi erano diversi ragazzi posizionati in più punti che davano le direttive su come arrivare e cosa poter vedere di interessante durante l' evento.
Veniva fornita una mappa che permetteva di scegliere i punti d'interesse ed evitare di perdersi.
Siamo stati colpiti dall'enorme gentilezza delle persone del luogo che ci facevano assaggiare i loro prodotti locali come in questo caso in segno di amicizia e disponibilità.
Questo signore è stato davvero gentile. Il suo nome è Graziano Tendas è crea"Zucche ornamentali".
Le sue mani d 'oro creano prodotti meravigliosi come la borraccia che contiene il vino che c ha offerto. Un capolavoro:)Lo potete trovare su facebook per eventuali acquisti ♥
In alcuni casi come in questa foto, si poteva osservare la tipica donna orgolese che inforna il pane dopo la sua lavorazione, nel forno al legna. Come si può ben notare l'attenzione e la cura nello svolgere il suo lavoro.
Si poteva assaggiare e successivamente acquistare subito i prodotti appena sfornati. L'odore del pane sfornato era meraviglioso e invitava subito all'assaggio ♥
L'assaggio dei vini dalla cantina principale di Orgosolo è una tappa immancabile della manifestazione oltre ad essere un'esperienza molto interessante. Anche qui si poteva acquistare direttamente.
Inoltre si aveva la possibilità di visitare le stanze delle cantine con le antiche strumentazioni usate per la creazione del vino.
Come potete notare nella foto anche la confezione del vino esposta è stata pitturata a mano, riportando l'attenzione anche all'altro segno identificativo quali i Murales.
Molte donne, sopratutto le anziane del paese ci accoglievano nei loro cortili con tanta cortesia e ci raccontavano le storie della loro famiglia, ci mostravano i prodotti tipici realizzati direttamente da loro o da i propri familiari come i formaggi, la pasta fatta a mano seguendo le vecchie ricette di famiglia, il pane e tanti altri prodotti tradizionali.
In alcuni casi come ad esempio il pane, veniva realizzato al momento davanti ai nostri occhi.
In questa foto ho messo alcuni tra i tantissimi prodotti che vi erano esposti.
Abbiamo ammirato anche i veri vestiti tipici che venivano utilizzati in diverse occasioni sia dalle donne che dagli uomini.
Il tutto esibito e conservato con massimo cura.
Abiti molto semplici ma con dettagli che li rendono unici.
Ho apprezzato la vera passione e l'attaccamento delle persone del luogo per la propria cultura e tradizione, sono stata colpita in maniera particolare da una casa in un vicolo adiacente al centro .
Aveva allestito di fronte alla sua veranda diversi costumi tipici sia maschili che femminili da mostrare a chiunque passasse.
Erano posizionati con tanta cura e amore ♥
Nella foto potete notarlo voi stessi.
Oltre a tutte queste cose sono rimasta incantata dalle lavorazioni artigianali come quella del "Su Coccu" famoso amuleto sardo di protezione contro il malocchio che viene utilizzato e lavorato in diverse maniere. L'abbiamo visto inserito nei bracciali, negli orecchini, nelle spille, nelle collane e abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo la loro lavorazione.
Vi faccio vedere uno dei miei acquisti preferiti in quanto non l'avevo ancora visto fatto così, "Su Coccu" inserito nel bracciale di perle elastico.
Come potete vedere molto delicato ed esteticamente molto bello da vedere.
Oltre a "su Coccu" viene lavorata tantissimo la filigrana che permette la creazione di tantissimi gioielli da mettere anche nei meravigliosi costumi.
Nella foto adiacente vedrete le meravigliose parure, gli anelli di diverse forme e dimensioni, bracciali e ciondoli.
Tutto rigorosamente fatto a mano dagli artigiani del posto, nella foto ho immortalato un momento di lavorazione molto delicato di uno degli artisti di questi splendidi capolavori, durante la preparazione del suo gioiello in filigrana.
Quanta passione e precisione ho notato nel suo lavoro...un vero maestro♥
Ora invece vi racconto una storia di questo paese che mi ha incuriosito davvero tanto e incantato in assoluto di più durante questa Cortes Apertas di "Gustos e Nuscos". Una pratica di lavorazione molto antica, a me sconosciuta sino a quel momento, che viene svolta in Sardegna solo ad Orgosolo, per la creazione della Seta tramite i bachi.
Il tutto viene lavorato dalla grande maestra Maria Corda, l'unica donna in Europa a fare tutta la filiera della seta.
I bacchi che vengono allevati, a bozzolo giallo, chiamati "Razza Orgosolo" e riconosciuti dall' istituto Bachicoltura di Padova, servono anche per la lavorazione di "Su Lionzu", il copricapo del costume femminile della donna di Orgosolo.
La prima fase della lavorazione consiste nell'allevare i bruchi del baco da seta che sono molto piccoli, si cibano esclusivamente di foglie di gelso.
Non viene realizzato un grosso allevamento ma viene prodotto in casa da generazioni e viene solo creato per preservare l'arte senza scopi di lucro.
La seconda fase consiste nell'utilizzare il bruco da seta ormai maturo, che si riconosce perché non vuole più mangiare e dalla loro bocca fuoriesce la bava che a contatto con l'aria diventa filo, cioè la seta.
Questa fase è chiamata "'Imbozzolatura".
Allora, arrivati a questo punto si preparano delle grandi ceste dove si mettono frasche di lavanda selvatica secca, erica e lentischio e con delicatezza manualmente si trasferiscono i bruchi che pian piano si arrampicheranno nelle frasche e nel giro di cinque giorni ogni bruco produrrà un bozzolo.
Tutto questo avviene alla fine dei due mesi di allevamento.
Su tutto l'allevamento, a giugno, vengono scelti solo dieci maschi e dieci femmine e solo a questi viene fatto compiere tutto il ciclo vitale per poter avere l'anno successivo garantito allevamento. Il bozzolo della femmina ha la forma tondeggiante mentre quello maschile è più allungato. All’ 'interno di tutti i bozzoli c 'è una larva viva , perciò deve 'essere bloccato il ciclo vitale per evitare che si sviluppino le farfalle e non permettano la creazione del filo di seta, perché la farfalla che fuoriesce buca il bozzolo, e questo deve ' essere intero a filo continuo e non spezzato.
La maestra Maria Corda con la sua esperienza tramandata da generazioni blocca il ciclo vitale con la semplice tecnica di riporli una notte dentro il freezer.
Il freddo blocca immediamente il ciclo e permette succesivamente di estrarre il filo di seta e di poterlo lavorare.
Per ottenere un filo di seta servono un quintale di foglie e sei mila bozzoli. Insomma da come avete capito una lunga lavorazione che questa meravigliosa donna fa con cura e tanto amore, per poter portare avanti una tradizione di famiglia importante sia per il Paese sia per tutta la Sardegna.
Sono davvero felice di averla conosciuta e di farvela conoscere in poche righe perché merita davvero sia come donna sia come artista♥ Ormai da anni lotta per tutelare la filiera dei bachi da seta ad Orgosolo.
Vi lascio un link diretto dove potete vedere il video della vera e propria lavorazione dei bachi sino alla creazione del copricapo del costume sardo della donna di Orgosolo http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=194151
Altre lavorazioni interessanti sono state sicuramente quelle fatte sui taglieri, nella foto il giovane artigiano intaglia con lo scalpello a mano una per una le foglie di un fiore che andranno a completare il disegno sul tagliere. La passione si tramanda da padre in figlio è viene portata avanti nelle generazioni.
I cestini, altra lavorazione tipica vengono creati totalmente a mano con tanta passione e precisione.
Li abbiamo di diverse forme e colori, addiruttura con all'interno dei ricami di seta e con specchi per dare un tocco di originalità.
Un sorta di firma per chi li crea per far riconoscere i propri prodotti. Molto originale♥
Oltre alle dimostrazioni dei mestieri e dei lavori della tradizione che abbiamo potuto ammirare, si può ascoltare la musica degli strumenti del ballo sardo e del famosissimo canto a tenore e inoltre ammirare le sfilate dei costumi tradizionali.
Ogni anno è usanza il passaggio del vecchio carretto guidato dal suo pastore, utilizzato in antichità e anche tutt'ora, con i suoi buoi che portano per le vie del centro del paese tanti bambini al suo interno.
Durante l'evento non potevamo non rimanere colpiti dai diversi murales che vi ho accennato all'inizio dell'articolo,
pitture e rappresentazioni diverse ed emozionanti che consiglio a tutti almeno una volta nella vita di venire a vedere in questo luogo. Suggestivi dipinti che adornano vicoli, strade, piazze, case del centro storico e nuovi edifici.
Raccontano della politica, della cultura, delle rivolte popolari, malessere e giustizia sociale e della vita quotidiana con annesse tradizioni. Il primo Murale fu firmato nel 1969 da Dioniso, un gruppo collettivo di anarchici. Pochi anni dopo se ne aggiunsero altri, fino ad arrivare ai nostri giorni.
Vi lascio qualche foto da ammirare e chissà magari anche la curiosità nel voler vedere anche voi di persona queste opere d'arte.
Vi consiglio comunque, oltre che partecipare a questa meravigliosa manifestazione di Orgosolo, di visitare anche tutte le altre Cortes Apertas che vengono svolte dal periodo di settembre fino a dicembre ormai ogni anno.
Ognuna racconta la sua storia e tradizione, ogni luogo è diverso dagli altri, proprio per questo vale la pena visitarli tutti.
La prossima sarà sabato 21 e domenica 22 ottobre a Belvì.
Un piccolo paesino noto per le sue castagne, nocciole e le ciliegie.
Per saperne di più andate a visitarlo :)
Spero che in qualche modo quest' articolo vi possa essere stato utile anche per le curiosità che vi ho parlato.
Vi lascio l'elenco delle diverse Cortes Apertas di Autunno in Barbagia 2017 :
1-2-3 SETTEMBRE BITTI,
9-10 SETTEMBRE OLIENA,
16-17 SETTEMBRE DORGALI e SARULE
23-24 SETTEMBRE AUSTIS e ORANI,
30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE LULA e TONARA
7-8 OTTOBRE GAVOI, ONANI’, MEANA SARDO
14-15 OTTOBRE ORGOSOLO e LOLLOVE
21-22 OTTOBRE SORGONO e BELVI’
28-29 OTTOBRE ARITZO e DESULO
3-4-5 NOVEMBRE MAMOIADA e OTTANA
11-12 NOVEMBRE NUORO e TIANA
18-19 NOVEMBRE OLZAI e ATZARA
25-26 NOVEMBRE OLLOLAI e OROTELLI
2-3 DICEMBRE GADONI, ONIFERI e TETI
8-9-10 DICEMBRE FONNI E ORTUERI
16-17 DICEMBRE ORUNE e OVODDA
Avete mai sentito parlare delle Cortes Apertas? Ci siete mai stati? Avete qualcosa da raccontare in riguardo?
fatemi sapere...ci conto!
A presto,
seresweetlove♥